Chisono
Mi
chiamo Matteo. Chi sono veramente, poi... beh, a questa domanda non so
dare una risposta precisa.
Perchèscrivo
Mi aiuta a capire me
stesso. In genere scrivo di getto, avendo in testa soltanto un'idea vaga
di quello che voglio scrivere e lasciando che i miei racconti prendano
la loro strada.
Cosaiosentoquantoscrivo
Mah... al di là del lavoro, al di là dello sport, al di là di ogni
possibile e immaginabile passatempo... ho sempre scritto e sempre
scriverò. Mi fa sentire bene ed è liberatorio. Purtroppo non sempre mi
riesce come vorrei.

Comehoiniziatoascrivere
Sui quattordici anni ero un accanito lettore di Dylan Dog (ogni tanto lo
leggo ancora oggi) e mi divertivo, durante le ore di lezione, a scrivere
piccoli raccontini dell'orrore che poi facevo leggere a qualche
compagno.
Cosamiemoziona
Tante cose. Un temporale. Il rumore del mare. Il vento che ti scompiglia
i capelli. Un tramonto. La solitudine che si respira dentro un bosco. La
neve. E poi le persone, quelle che hanno veramente da dirmi qualcosa.
Cosaamoeodio
Amo le persone che cercano il dialogo, il confronto e che hanno voglia
di vivere. Odio le persone che amano mettere gli uni contro gli altri e
che si lamentano sempre di tutto. Amo la pizza con un vecchio amico.
Odio i pranzi con i parenti durante le feste. Amo tutto quello che è
capace di trasmettermi emozioni. Odio la staticità di chi non è capace
di rinnovarsi e (come diceva Neruda) "lentamente muore".
Lamiamusica
I cantautori
italiani, Francesco Guccini in testa.
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Imieicolori
Non ne ho di preferiti. Però... il verde mi piace molto.

Lemieambizioni
Dunque... lavorative: di fare bene il mio lavoro e di acquisire una
professionalità sempre più elevata. Sportive... va beh, ho l'obiettivo
(amatoriale, chiaramente) di fare una maratona in tre ore e mezzo...
(forse a breve farò la prima... spero di finire in quattro ore e
qualcosa). Letterarie? nella consapevolezza dei miei limiti, mi
piacerebbe scrivere un racconto lungo (ho in mente la storia di una
ragazza un po' particolare... Ci penso da tempo). Vorei sviluppare la
capacità di raccontare una storia articolata che non si esaurisca in
poche righe, ma che vada avanti per molte pagine...
Erosperchè
Non scrivo solo di eros,
anzi... ho scritto pochissimi racconti erotici. Mi diverte molto
scrivere storie "piccanti", anche se i "miei" racconti erotici sono di
un genere particolare...
Dovefiniscoioedovecomincialamiascrittura
Questo è veramente difficile dirlo. Nel rileggermi, mi accorgo di come
il mio "vissuto" emerga in tanti piccoli particolari (ad esempio il
raccontino "bengasi", che è pubblicato sul sito, deve il titolo allo
stabilimento balneare di Viareggio in cui ho passato tante estati della
mia infanzia). Chiaramente, c'è un me stesso più profondo che non si
esprime nei particolari, ma nello spirito dei racconti. Le storie sono
inventate, ma le emozioni che cerco di trasmettere sono autentiche... e
proprio perchè tali, scrivere per me è sempre stata un'attività
liberatoria. Butto fuori quello che ho dentro e dopo mi sento
decisamente meglio.
QuellochevogliodireioecheFabernonmihachiestofinora
Scrivere è bello, ma è come mettersi a nudo. Quando gli altri ti
leggono, sei un po' come un nudista finito per caso in una spiaggia di
bagnanti "convenzionali". Ti senti osservato, spiato, indagato... non ti
puoi nascondere, insomma. Sei tu. E gli altri scorgono parti del tuo
"io" più profondo che, durante la quotidianità, restano ben nascoste. E'
un'arma a doppio taglio, la scrittura. Può farti apprezzare. Ma i tuoi
nemici potrebbero essere ben felici di scoprire le tue emozioni più
intime... |