Chisono
Dovesono Perchèscrivo
Cosaiosentoquantoscrivo
Comehoiniziatoascrivere Cosamiemoziona
Cosaamoeodio
Lamiamusica Imieicolori
Cinquecosechevalgono Cinque
chebuttereivia Lemieambizioni
Erosperchè Dovefinisco
ioedovecomincialamiascrittura
Quellochevogliodireioeche
Fabernonmihachiestofinora
Lamiamailsevogliometterlaqui
Sono Elena, abito quasi a Milano.
Ho molti nick che manifestano miei momenti creativi diversi, non penso però di
essere schizoide più di tanto.
A volte sono Morgana, a volte Gattamagika, ci sarebbe pure OmaeFuji, e quando
sono proprio per benino sono Anele.
La scrittura per me è terapia e sfogo dell’anima, scrivo per creare me stessa e gli altri, per costruire qualcosa di meglio della banalità e finisco invariabilmente per convincermi che tutto l’incubo è reale, fintanto che lo diventa davvero. E quando scrivo erotico? Neanche mi accorgo di farlo! Mi dicono lo sia, mi fanno sorrisetti maliziosi, però si tratta pur sempre d’amore e d’odio, metto la stessa passione in tutte le cose che faccio. Ho dei buoni ricordi, questo è vero, però, a volte, l’empatia mi fa sentir mie le follie e le passioni di altri. Non sopporto quelli che mi chiedono se scrivo quel che faccio, non si sognerebbero mai di fare la stessa domanda ad una scrittrice di gialli… “scusa, tu quanti ne hai ammazzati?”
Ho iniziato a
scrivere ed insieme a dipingere da ragazzina, poi, per anni, sono
stata troppo impegnata a vivere, a stare bene, se vogliamo.
Ho ricominciato a scrivere e a dipingere contemporaneamente, da un
paio d’anni, lo faccio quando mi sento all’angolo, quando non riesco
più a fuggire dalle mie passioni. E io queste vorrei esorcizzare,
perché fanno perdere serenità e controllo, anche se ho capito che
sarà una via lunga, l’illuminazione a volte sembra raggiunta o molto
vicina, a volte invece devo ricominciare tutto da capo, come non
avessi fatto nulla fino a quel momento.
La mia ambizione è proprio questa buddhità, essere capace di amare il tutto, e niente e nessuno in particolare, di raggiungere lo stadio di perfetta serenità e poi trovare il modo di aiutare tutti gli altri a fare altrettanto.
Il mio colore è il bianco
assoluto e totale, sono quasi sempre vestita di bianco, però davanti ad una
vetrina gli occhi si fissano sempre sul rosso.
Le cinque cose che valgono sono mio figlio, certi tramonti e certe albe,
certi profumi, certi amici, il mio maestro …e sono sei. Una cosa solo
butterei via, ma sono molte, tutte le persone che non hanno rispetto per la
vita di esseri umani, animali e per il nostro pianeta.