Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

97.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Dentro la scatola
(tema "PIEDI'", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Lei ci provò. Tagliò un braccio, che due, sì, forse erano troppi ma lei per un abbraccio ne salvò uno. Poi un piede, mica dovevano andare così lontano, non più ora. Affrontò il problema del volume, ingombrante, serrò bende, fasciò, tagliò qua e là, ma ben poco si riduceva. Guardò la scatola. Più volte, controllò misure. Dentro ancora non ci stava, e quella era l’unica che ci stesse ora sullo scaffale. E, senza quella scatola, lei non viveva. Poi guardò lui. Mancava un braccio, tolse anche l’altro chiedendogli di sopportare anche quel dolore. Poi la gamba, il piede da solo non bastava, poi nemmeno una sola, dovette tagliarne due. Riguardò la scatola, no, non bastava. Boxing amore. Gli tolse chili, addome, torace, tagliò anche le natiche, schiacciò la schiena. Da quella scatola spuntavano sempre tre cose. Testa, desiderio. E cuore. Irriducibili. E lei si arrese.