Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

96.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Se il mercoledì cade di sabato, che cambia?
(tema "LA CENA DEL MERCOLEDI'", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

E’ importante che non fosse di mercoledì la cena? che fosse un sabato di primavera? Perché io quella cena la ricordo. Ricordo l’uomo inginocchiarsi e infilarle, una e poi l’altra, facendole salire lentamente, tese, nere, le due calze. Le mani di lui sui ganci in cui lei incespicava le sue -fallo tu io non riesco - . Ricorda l’abito, la gonna. La nudità del sesso che mal celava, lei, impudica come una bambina che va alla prima festa e sa che bacerà, del primo bacio, il principe. Ricorda le scale, gli altri già in sala. Scenderai come una regina e io mi sentirò un re, le aveva detto. E la regina sedette, celò emozione ed eccitazione, la tavola era lunga. Amici. Fu quella notte che lei si sentì così bella e lui così perfetto, con lei al suo fianco, che si fermò intorno a loro il mondo. Non era mercoledì, io lo ricordo. L’uomo e la giovane donna anche. Era un qualsiasi loro giorno.