Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

100.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Vengo a trovarti?
(tema "CAMERA 9, TERZO PIANO, PSICHIATRIA", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Le chiese di rivedersi. Perché nessuno dei due riusciva a staccare gli ormeggi e anche del corpo di lei lui aveva voglia. Tanta. A turno, cento volte si urlarono di tutto. O lei pianse .O lui senza pudore indossò occhi rossi a sua volta. Si avvicinava, lei e lui andava, e viceversa. Lei disse vengo. Lui non voglio più vederti. Poi chiese lui, si negò lei. Un massacro. Da mesi, a turno, rinnegavano tutto e sbattevano porte cercando di chiudersi a vicenda le dita nel battente, salvo morire dopo un solo giorno di silenzio. Alla fine lei andò da lui. Arrivò di notte, clandestina, scivolò nella sua stanza. E la notte tornò loro, quella notte. Lei doveva ripartire al mattino ma non la fecero uscire. Ora nella camera 9, psichiatria, piano terzo vivono in due. La stanza ha una bella vista. Identica diagnosi. Identiche le pillole che, ogni mattina, gettano dalla finestra.