Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

109.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Chi cerca trova
(tema "PIRATI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Trovò la vecchia borsa di cuoio in cantina, dentro un baule. Nascosto tra un mobile e una vecchia bici. Il nome del trisnonno inciso nel cuoio della maniglia. Riuscì a identificarlo come tale solo pressando suo padre e la madre di suo padre. Era quello di cui solo si sussurrava in famiglia, l’Infame. L’”Affogatore” come lo nominavano i giornali quando razziava il mare. Nella borsa la mappa. Riconobbe l’isola. Vi sbarcò sei giorni dopo. Il bosco c’era ancora. Soffocato da villette e case, ma c’era. E anche la grotta, che trovò, pur a fatica. Nello scrigno del vecchio razziatore dello stretto di Sicilia invece il vuoto. Fuori dalla grotta una bella lapide raccontava del suo avo, voluta dal sindaco del paese. Aveva proprietà in sei isole, lui, un’eredità improvvisa, raccontava. Venti tra ville, minimarket e farmacie. Poi dicono che fosse il mio trisavolo il pirata.