Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

110.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  L'isola del tesoro
(tema "PIRATI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Dicono che l’isola fosse proprio quella, una macchiolina sulle carte, facile scambiarla per una cacca di mosca se sono poco dettagliate. Che fosse colma di tesori, e difesa da pirati e da malesi. Nel porto dieci praho all’ancora, armati di pezzi da 22. La figlia del governatore, perché la storia ha buffe coincidenze e anche in questa storia c’era un governatore e aveva una figlia anche lui, era il vero tesoro della fortezza pirata. La Tigre e l’inglese accanito fumatore la chiamavano Perla, e così quasi tutti si dimenticavano il suo nome, e divenne Perla per tutti, da Labuan al Sahara spagnolo. Dicono che fosse molto bella. E avesse coraggio e un grande cuore. Che avesse occhi di due colori, un segno del destino. Castano, nocciola, uno, per non perdersi tra gli alberi, nella foresta della vita. Verde come il mare l’altro, per sfidare l’orizzonte e per volare.