Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

111.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Leggende di isole e di pirati
(tema "PIRATI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Gli annali, se ne esistessero per le storie dei pirati, e non solo leggende sussurrate nelle osterie o durante le lunghe traversate, direbbero di un’isola non segnata nelle mappe. Di una scialuppa che vi attraccò, a fine luglio, anni prima. Da cui scesero, baciati dal sole, guidati lì dalla corrente e dai venti generosi, due pirati. No, niente gambe di legno, e lui non era Robinson e lei non era Venerdì. L’unico tesoro che nascosero sull’isola erano proprio loro. Fecero una casa con assi e rami, bella più della reggia di un maharaja indiano. Vissero lì un tempo indefinito, ci sono giorni che sono mesi, e anni lunghi una vita. A spazzare isola, reggia e tesoro, i marinai narrano sia stato un altro tremendo fortunale, per beffa ancora a luglio, qualche anno dopo. Ma forse è solo una leggenda. Si sa, i pirati sono romantici. Come sanno esserlo soltanto i tagliagole.