Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

112.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  I sette mari del pirata
(tema "PIRATI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Nella taverna al porto al rhum aggiungevano alcool e melassa macerata nel petrolio per allungarlo. Alla terza colica smise di berlo. Al tavolo di blackjack baravano. Aveva visto due passarsi carte buone sottobanco per fare almeno venti e prendersi la posta. Della serie, ti do un re e mi dai una regina tu? E poi, parlando di re e regine, lasciamo stare anche le leggende delle stanze al secondo piano, che a Macao erano ben più perversi, e anche a Singapore, la “languida”. Lui non aveva mai scordato, ad esempio, la Betty di Sentosa. Che un vero pirata è un pirata, mica sono storielle da angiporto! Il rhum migliore, le donne più acrobatiche nei più rinomati bordelli e i tavoli di carte più avvelenati, un pirata quelli cerca. Per onorare sia le razzie che i furti. Alla taverna così tornò di rado, e dove andasse a giocare i suoi dobloni restò un mistero. Per quasi tutti.