Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

115.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Della giungla, di un bacio e di una via
(tema "micro AD PERSONAM", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Fu nella giungla. No, fu nella città. Fu, comunque fu, che la incontrò. Mentre fuggiva. Lei, impaurita. Fu dietro un angolo, che inciampò negli occhi suoi nocciola. No, fu sotto un cespuglio dove lei si nascondeva. Gli chiese lei, quando furono al sicuro in un portone – perché io -. Lui non rispose. Gli chiese scostandosi la frangia dagli occhi con un soffio, la sua bocca respirava con affanno ancora, e adorava di dolore e miele - perché mi vuoi baciare, ora -. Lui non rispose. Gli disse – io non sono pronta per il tuo bene – ma lui si era perso nel suo sorriso e nella sua voce. Le parlò della mescola della gioia e del dolore. Quando lui prendeva il volo a lei tornava la paura e lo frenava. Giocarono così per ore. Nel buio del portone si baciarono. Forse. Oppure sarà domani in trattoria. Ma è solo storia loro ora. Oltre l’angolo delle paure, se lo si svolta, c’è una via.