|
SCENA I L'eterno
dubbio: puote l'agognato mipiace fondersi solo al nome glorioso
anziche' a una piu' degna nuova perizia? SCENA II In cui li
autori si accapigliano in correnti e ruscelli, puristi del
racconto immacolato contro mipiacisti facili. SCENA III Una
gaudente fronda di elli veste la maschera di Anonymus per il
gioco dello incognito autore. Ma qual sasso nello stagno il
gioco turba ime correnti, finché rimbomba un grido: NO! SCENA
III Il sipario svela il lazzaretto di Milano ai tempi della
peste: cadaveri di microscrittori ulcerati da ban, altri
arrancano, i piu' coraggiosi o disperati si fan monatti, mentre
i bravacci fanno baruffa sullo sfondo. SCENA IV Stanza buia.
Luogo ignoto. Dalle finestre fiamme, focolai d'incendio qua e
la'. Il nutrito gruppo si pasce al ricco desco. Alti i calici è
unisono il "MIPIACE!" SCENA V “Tutto cambia. Acché nulla cambi.
Si spera,…” |
|