Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

80.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Breakfast per due
(tema "Il tempo", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Sveglia da poco. Ancora intorpidita, che in viaggio ogni notte un nuovo letto. Mette la mollettona, tira su i capelli, un tempo avrebbe acceso la prima sigaretta, ha smesso di fumare adesso. Si guarda nello specchio, fatica a mettersi a fuoco, gli occhi ancora dormono. Inforca gli occhiali, quelli che all’inizio non usava davanti a te, solo le lenti. E tu ricordi quegli occhiali, la prima volta, quando le dicesti che la facevano così sexy. E lei che si schernì ridendo. Gira in reggiseno nero, slippino nero e nera è anche la maglietta. La vedi, conosci i suoi risvegli. Sorride, lo sai anche se non la vedi, guarda dalla finestra. La città tonda e non sua, le mura, alte, le chiese, i suoni differenti. Qui i croissant li chiamano “pezzi dolci” al bar di piazza Anfiteatro. Ti chiedi se andrà, con lui, adesso, proprio in quello dove andasti tu. Se sceglierà proprio quello. Senza saperlo.