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“Mettiti in
ginocchio” e la contadina sollevò la gonna, si inginocchiò e
cominciò a tremare. “Lo caccerò da te, ti libererò da Lui” tuonò
l’uomo ritto davanti a lei, vestito come la notte, nera la
tonaca come il carbone scavato dalle viscere della terra. Le
impose le mani sulla fronte, la ragazza sbarrò gli occhi e
cominciò ad avere sussulti sempre più forti. “Ti ha preso qui” e
le lacerò la camicia. “ E qui” e le strappò il reggiseno dalla
coppe grandi e caste. Il seno nudo, bianco come il latte. “Io ti
libererò da Lui, una volta per tutte” e le infilò una mano tra
le cosce. Lei sussultò e urlò all’entrata delle dita.”Ecco Lui
esce, cola” ringhiò l’uomo vestito di nero. Dalla cappa gli
spuntarono le ali, nere. “Via dalla ragazza, io ti caccio angelo
della luce” Rise, e i suoi occhi furono rossi. Le sue mani si
accesero e si firmò, Azazel. Sul seno bianco come il latte.
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