Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

84.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  I demoni del se, del ma, del forse e del se mai
(tema "I DEMONI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Serviva un esorcismo. Ma uno che funzionasse davvero. Per dimenticare, per non ricordare. Serviva una pozione, una magia. Un esorcista, un mago, una strega. Serviva un modo per cacciare il demone della sua nostalgia. Serviva che il sole non avesse eco, che la luna non serbasse il calco di lune passate. Che le parole non tornassero sempre alle stesse parole. Che i luoghi, bastardi, non parlassero del passato. Che i pensieri non affiorassero da soli, quando meno li attendeva, come i suoi tappi di sughero buttati sott’acqua, sulla lenza improvvisata da bambino. Che il demone del se, del ma, del forse, del se mai sparissero dalla sua vita. Serviva che il sonno spegnesse il pilota automatico che lo portava a risvegliarsi proprio dove non doveva. Serviva. Ma una mattina, senza ragione, si innamorò. Ed ebbe solo voglia. Di cantare. Ancora.