Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

90.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Camminando sulla spiaggia
(tema "PIEDI", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

La spiaggia inizia a occidente. Là c’è l’isola. Ombrelloni di colori differenti. Sdraio blu, una striscia. Poi arancio. A righe. Gialle. E il fiume stretto che taglia la spiaggia e si scioglie nel mare. Un bar a riva. Ancora sdraio, i colori della spiaggia libera. Rumori. Voci. Una radio. Bambini, giovani donne. Ragazzi fanno la ruota esibendosi per loro. Tu mi cammini vicina. Due file di impronte. Le mie più grandi, le tue, a fianco, piccole, leggere. A scavare vicine la distesa di microscopici sassi, la sabbia di Liguria ha bei colori e non ti entrerà mai negli occhi. La spiaggia finisce a oriente, col taglio della cava che scende all’acqua. I piedi camminano vicini. Le impronte seguono la riga umida della risacca. Posso vederle, ad occhi chiusi, dalla stuoia. Ti vorrei qui, sai? Da occidente a oriente, a baciare con me la lingua umida dell’acqua. Incorniciandola. Di passi stretti.